Les enfants qui s’aiment
Les enfants qui s’aiment s’ embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s’aiment
Ne sont là pour personne
Et c’est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage leur mépris leur rire et leur envie
Les enfants qui s’aiment
ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l’éblouissante clarté de leur premier amour.
(Jacques Prévert)
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano se li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcuno trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore.
Autore: Jacques Prévert
lunedì 28 gennaio 2013
giovedì 24 gennaio 2013
Le parole e il silenzio
Le parole sono magiche sorelle
che inseguono i nostri pensieri
lungo i sentieri dell'anima.
Cantano con voce melodiosa
nel sole senza fine
della speranza.
Le frasi nascono
cosi' d'incanto
come gemme preziose.
Poi silenzi dolci e grati
per ascoltare l'eco
del parlarsi...
Sentieri felici
Viottoli persi nella campagna
dei rivoli scintillanti
tra il canto senza fine
delle cicale ubriache
e le risate gioiose
dei ragazzi festanti...
Sentieri felici
che Ezio mi insegnava
ad amare come oasi di pace
nella solitudine ricolma di voci
melodia maliosa
di echi lontani...
sabato 19 gennaio 2013
Vorrei correre
Vorrei correre dietro ai sogni
come fossero aquiloni
gonfiati dal vento
e insaporirmi la bocca di primavera
fermarmi senza fiato
quando il cielo si fa viola
e accendere con l'anima
il lume di una stella...
Autore: BB Pietruccio
come fossero aquiloni
gonfiati dal vento
e insaporirmi la bocca di primavera
fermarmi senza fiato
quando il cielo si fa viola
e accendere con l'anima
il lume di una stella...
Autore: BB Pietruccio
domenica 13 gennaio 2013
Le madri
Caldo il meriggio qui nella pianura
sta lì invitante la mia Chiesa antica
entro un momento nella sua frescura
varco il portone verso l'ombra amica.
Prega una donna nella grande chiesa
fresca ed ombrosa, dalle annose mura
nella sua quiete, la candela accesa
le dà conforto, un po' la rassicura.
Fissa la donna il volto di Maria
muove le labbra, accenna con il capo
forse è un segreto, meglio andare via
Gesù Bambino pare addormentato.
E allora piano, senza far rumore
chiudo il portone inizio la discesa
verso la piazza con il suo calore
parlan le madri nella grande Chiesa.
Autore: Eros Aroldi.
sta lì invitante la mia Chiesa antica
entro un momento nella sua frescura
varco il portone verso l'ombra amica.
Prega una donna nella grande chiesa
fresca ed ombrosa, dalle annose mura
nella sua quiete, la candela accesa
le dà conforto, un po' la rassicura.
Fissa la donna il volto di Maria
muove le labbra, accenna con il capo
forse è un segreto, meglio andare via
Gesù Bambino pare addormentato.
E allora piano, senza far rumore
chiudo il portone inizio la discesa
verso la piazza con il suo calore
parlan le madri nella grande Chiesa.
Autore: Eros Aroldi.
martedì 8 gennaio 2013
Un giorno dopo l'altro
Un giorno dopo l'altro
il tempo se ne va
le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l'altro
e tutto e' come prima
un passo dopo l'altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire e' ormai quasi passato.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
domani sarà un giorno uguale a ieri.
La nave ha già lasciato il porto
e dalla riva sembra un punto lontano
qualcuno anche questa sera
torna deluso a casa piano piano.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
e la speranza ormai e' un'abitudine.
Autore: Luigi Tenco
il tempo se ne va
le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l'altro
e tutto e' come prima
un passo dopo l'altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire e' ormai quasi passato.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
domani sarà un giorno uguale a ieri.
La nave ha già lasciato il porto
e dalla riva sembra un punto lontano
qualcuno anche questa sera
torna deluso a casa piano piano.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
e la speranza ormai e' un'abitudine.
Autore: Luigi Tenco
sabato 5 gennaio 2013
Il ritorno di un lavoratore
Entra buio dal finestrino
fuori e' notte fonda
come la nostra stanchezza
senza luce di freschezza.
Ogni tanto una stazione appare
improvvisa oasi di vita
ed un passeggero sale in fretta
per tornarsene infine a casa.
Forse un lavoratore che la fatica
ha reso ermetico nelle parole
che non escono piu', no e poi no
neppure per un breve saluto.
Sul viso gli leggo i giorni persi
nel cercare di vivere meglio
una strana esistenza scolorita
col tempo troppo uguale...
Eppure basterebbe che dicesse infine
quello che prova o piu' non sente
dentro al cuore, nella mente
per aprirsi ancora al mondo...
venerdì 4 gennaio 2013
Loro due
Il treno scivola nel buio triste della notte
e via via tra le arcane ombre
mentre una giovane donna pensa
alla sua vita che non corre piu' vicina a lui.
Si arriva a una stazione smarrita
mentre si ode di sbalzo
una frenata piangere lamenti
e lei quasi sorride di tristezza.
Lui le dorme accanto ma e' lontano
e stanco di mille giorni
forse sogna domani migliori
sfiorando attese di liberta'.
La locomotiva elettrica trascina
con tutta la sua energia decisiva
le carrozze rassegnate ed inerti
come loro due, vuoti d'amore...
Capodanno
Mi e' bastato un raggio di sole
che volava sui tuoi auguri
di buon anno
attraverso lo spazio e il tempo
mi e' bastato un attimo eterno
che sorrideva con la giovinezza
del nuovo 2013
generoso di attese...
giovedì 3 gennaio 2013
Mattine d'inverno
Parole che inseguono pensieri
liberi gabbiani in volo
sul mare dei giorni
nei mattini lenti a svegliarsi
come la vita nelle case infreddolite
che stenta ad iniziare nei nostri inverni
troppo lunghi e tristi
nella mancanza di luce e di calore.
Eppure basta poco per sognare
una nuova primavera che canti infine
con la voce armoniosa del sentimento
sulle ali felici di un sorriso...
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