sabato 25 gennaio 2014

La musica


La musica
(Da: "I fiori del male")

Spesso la musica mi porta via come fa il mare.
Sotto una volta di bruma o in un vasto etere 
metto vela 
verso la mia pallida stella.
Petto in avanti e polmoni gonfi 
come vela 
scalo la cresta dei flutti accavallati 
che la notte mi nasconde;
sento vibrare in me tutte le passioni 
d'un vascello che dolora,
il vento gagliardo, la tempesta e i suoi moti convulsi
sull'immenso abisso 
mi cullano. Altre volte, piatta bonaccia,
grande specchio della mia disperazione!


La Musique

(Da: «Les fleurs du mal»)
La musique souvent me prend comme une mer!
Vers ma pâle étoile,
Sous un plafond de brume ou dans un vaste éther,
Je mets à la voile;
La poitrine en avant et les poumons gonflés
Comme de la toile,
J'escalade le dos des flots amoncelés
Que la nuit me voile;
Je sens vibrer en moi toutes les passions
D'un vaisseau qui souffre;
Le bon vent, la tempête et ses convulsions
Sur l'immense gouffre
Me bercent. D'autres fois, calme plat, grand miroir
De mon désespoir!

Autore: Charles Baudelaire

domenica 12 gennaio 2014

Ascolta, mio Dio



Ascolta, mio Dio.
Mi hanno detto che non esistevi,
ed io, come uno stupido,
ho creduto che avessero ragione.

L'altra sera, dal fondo di una voragine scavata da un obice,
ho visto il Tuo cielo.
Di colpo mi sono accorto che mi avevano imbrogliato.

Avessi preso un po' di tempo per guardare le cose,
mi sarei accorto benissimo
che quelle persone
si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.

Mi chiedo, mio Dio,
se Ti andrebbe di stringermi la mano...
Eppure sento che non Ti sarà difficile comprendermi.

E' curioso che sia dovuto venire
in questo luogo d'inferno
per avere il tempo di vedere il Tuo volto.

Ti amo terribilmente:
ecco quello che voglio che Tu sappia.

Tra poco ci sarà un terribile attacco.
Chissà! Può darsi che proprio questa sera
io bussi alla Tua porta.

Noi due, fino a quest'istante, non siamo stati amici;
e mi chiedo se mi aspetterai
sulla soglia della Tua casa.

Lo vedi? Adesso piango.
Si, proprio io, piango come un bambino.

Se Ti avessi conosciuto prima....

E l'ora! Bisogna che vada.
E' strano;
da quando Ti ho incontrato non ho più paura di morire.
Arrivederci!

Autore:  un soldato.

Risveglio

Ti parlavo ma non ti sentivo

Ti guardavo ma non ti vedevo

Ti cercavo ma non ti trovavo

avvolta nel sonno


Ora ti ho ritrovato

Ti sento... Ti vedo...

come il risveglio a primavera


Autrice:   Grace

domenica 5 gennaio 2014

I Magi

La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.

Autore: Angiolo Silvio Novaro

sabato 4 gennaio 2014

Mondo

Il mondo è un pianeta,
la nostra camera oppure
il nostro luogo preferito.

È la nostra casa che ci dà sia freddo che caldo,
il mondo ci dà il sole e la luna
e giornate meravigliose.

Il mondo è enorme tutto ancora da scoprire,
bello, misterioso, affascinante
è quello che continueremo a dire!

Autrice:  Cristina.

Lascia

Quando sei stanco
e tutto ruota in senso contrario

camminare diventa
davvero faticoso.

Solo una soluzione c'è
lasciati andare

lascia
che il tuo cuore respiri

anche se già pensi
di non esserne più capace

lascia che tutto ciò che è distorto
intorno a te

prenda forma
e ricominci a vivere.

Autrice:  M.Giacinta.

La piuma

Terrò
al mio fianco
un uomo
che non mi tolga
neanche
la punta
del pelo
della piuma
delle penne
di cui son fatta,
che amerà
lisciare.

Autrice:  Stella Cernecca.

Francesco, el me bel angilì

Francesco, el me bel angilì

Siem che chel spetaem, co la òiå de pudì
tignìl en po’ ’n bras, e dagå en basì.
Ma lü el ga it freså, d’endà ‘n Paradìs
e senså dis gnancå Ciao noni, ariidìs!”

E adés l’è là in altå,  chel spetå che rie,
a cuntagå le storie, de maghi e de strie
cume fa töti i noni, coi so neudì.
“Vegnarà e pó la mamå, me bel angilì”.


Traduzione

Francesco, il mio angioletto

Stavamo ad aspettarlo con la voglia di poter
tenercelo in braccia e dargli anche un bacio.
Ma lui ha avuto fretta di andare lassù
senza dire nemmeno ”Ciao nonni, arrivederci!”

E adesso è là in alto che aspetta che arrivi
perché gli racconti di maghi e di streghe
come fan tutti i nonni coi lor nipotini.
Verrà anche la mamma, mio bell’angioletto”.

Autore:  Eros Aroldi