Vivo all' equatore
forte luce solare
mi abbaglia
di giorno
poi
di colpo
notte,
notte fonda.
Non trovo
più me stessa
nella giungla del buio umano.
Autrice: Stella Cernecca.
sabato 23 agosto 2014
domenica 17 agosto 2014
Rosso e azzurro.
Ho atteso che vi alzaste,
colori dell'amore
e ora svelate un'infanzia di cielo.
Porge la rosa piú bella sognata.
Autore: Giuseppe Ungaretti.
colori dell'amore
e ora svelate un'infanzia di cielo.
Porge la rosa piú bella sognata.
Autore: Giuseppe Ungaretti.
domenica 10 agosto 2014
Bella come pioggia, come poesia.
Scende la pioggia sul paese mio
e lo accarezza con lieve dolcezza.
L'aria che respiro è freschissima
e mi porta umidi profumi di vita.
Cresce sempre più il grato ticchettio
che dà al mio cuore pura ebbrezza.
Lunghi aghi d'acqua chiarissima
cadono sospinti da una forza infinita.
Le piante immobili bevono umori
incantate da un luglio autunnale.
Anch'io rimango come ammaliato
e la mia mente vive questa magia.
Qui vedo i tuoi sorrisi nei colori
leggeri, delicati, da non saper far male.
Fra gli alberi ti ho forse incontrato
bella come pioggia, come poesia...
e lo accarezza con lieve dolcezza.
L'aria che respiro è freschissima
e mi porta umidi profumi di vita.
Cresce sempre più il grato ticchettio
che dà al mio cuore pura ebbrezza.
Lunghi aghi d'acqua chiarissima
cadono sospinti da una forza infinita.
Le piante immobili bevono umori
incantate da un luglio autunnale.
Anch'io rimango come ammaliato
e la mia mente vive questa magia.
Qui vedo i tuoi sorrisi nei colori
leggeri, delicati, da non saper far male.
Fra gli alberi ti ho forse incontrato
bella come pioggia, come poesia...
sabato 2 agosto 2014
Lorenzo, el me pütì
Lorenzo, el me pütì
Vuater ghi mai vist el me pütì
che tant l’è bel, cumpagn l’è farabì?
Come del rest i’è bei töcc i pütei
per i so noni, vedóm apenå chei.
E quant a olte lü el me saltå en
bràs
me sente el cor adré per deleguàs,
perché capise che lü el me öl bé fése me par d’èser, el pü siur del me paes.
Ma el temp el paså, urmai l’è za
grandì
e me par i-er chel faå i prim
pasitì,
bisogn che sirche de fai pasà pianì
i dé che pase ensiem al me pütì.
Amò en qual an e lü l’andarà a
spass
miå pö con me, ma coi cumpàgn de class
e col magù luntà me ‘l vardaró
e de scundù po mè sluntanaró.
en po’ sens’ater ghe rincresaró,
e che ‘n brisì magare el piansarà,
sperom chel sepe miå pasandumà.
Lorenzo, il mio bambino
Non avete mai visto il mio bambino
che è tanto bello quanto birichino?
Come sono del resto tutti i bambini
per i lor nonni che vedon solo
loro.
E quando a volte lui mi salta in
braccio
mi sento il cuore quasi liquefarsi
perché capisco quanto mi vuol bene
e mi par d’essere il più ricco del
paese.
Ma il tempo passa, e lui ormai è
già grande
e sembra ieri che faceva i primi
passi,
devo cercare di far passare piano
i giorni che passo insieme al mio
bambino.
Ancora un po’ e lui se ne andrà a
spasso
non più con me ma con gli amici
suoi
e col magone da lontano osserverò
e di nascosto poi mi allontanerò
Però mi ha detto che quando me ne
andrò
un po’ senz’altro gli rincrescerò,
e che magari un poco piangerà,
speriamo almeno che non sia
dopodomani.Autore: Eros Aroldi
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