Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Autore: Giuseppe Ungaretti.
domenica 19 luglio 2015
sabato 18 luglio 2015
La partenza.
Mi ricordo una mattina
arrivò una cartolina
che diceva con ardire
uno di noi due deve partire.
A chi tocca la sentenza
che richiama una partenza,
non la madre non la figlia
ma al papà capo famiglia.
Qua vicino c'è la guerra,
si combatte per cielo-mare-terra,
c'è chi soffre c'è chi muore
c'è chi attende con tremore.
Tu parti e ti chiedi perché
ma anche la famiglia è con te
a condividere ansia e paura,
perché la vittoria non è sicura.
Passano i mesi e i tuoi desideri
affollano la mente di tanti pensieri
ma il più urgente è di tornare
la tua famiglia riabbracciare.
La mia giornata da mattino a sera
trascorre tra paura, pensieri e preghiera,
i compagni da consolare
e le loro storie da ascoltare.
Qua si combatte ma chi è il nemico?
Il compagno vicino che viene colpito;
nessuno dei due accetta la sorte,
vogliamo la vita non la morte.
A guerra finita sono tornato
questa esperienza mi ha trasformato
ma il pensiero che sempre mi afferra:
a che serve fare la guerra?
Autrice: Caterina Faganelli.
domenica 5 luglio 2015
My way
La mia strada.
E ora la fine è vicina
E quindi affronto l'ultimo sipario
Amico mio, lo dirò chiaramente
Ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo
Ho vissuto una vita piena
Ho viaggiato su tutte le strade
Ma più. Molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera
Rimpianti, ne ho avuti qualcuno
Ma ancora, troppo pochi per citarli
Ho fatto quello che dovevo fare
Ho visto tutto senza risparmiarmi nulla
Ho programmato ogni percorso
Ogni passo attento lungo la strada
Ma più, molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera
Sì, ci sono state volte, sono sicuro lo hai saputo
Ho ingoiato più di quello che potessi masticare (= ho fatto il passo più lungo della gamba)
Ma attraverso tutto questo, quando c'era un dubbio
Ho mangiato e poi sputato
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi
L'ho fatto alla mia maniera
Ho amato, ho riso e pianto
Ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte
E allora, mentre le lacrime si fermano,
Trovo tutto molto divertente
A pensare che ho fatto tutto questo;
E se posso dirlo - non sotto tono
"No, oh non io
L'ho fatto alla mia maniera"
Cos'è un uomo, che cos'ha?
Se non se stesso , allora non ha niente
Per dire le cose che davvero sente
E non le parole di uno che si inginocchia
La storia mostra che le ho prese
E l'ho fatto alla mia maniera.
Compositore: Paul Anka. Cantante: Frank Sinatra
E quindi affronto l'ultimo sipario
Amico mio, lo dirò chiaramente
Ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo
Ho vissuto una vita piena
Ho viaggiato su tutte le strade
Ma più. Molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera
Rimpianti, ne ho avuti qualcuno
Ma ancora, troppo pochi per citarli
Ho fatto quello che dovevo fare
Ho visto tutto senza risparmiarmi nulla
Ho programmato ogni percorso
Ogni passo attento lungo la strada
Ma più, molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera
Sì, ci sono state volte, sono sicuro lo hai saputo
Ho ingoiato più di quello che potessi masticare (= ho fatto il passo più lungo della gamba)
Ma attraverso tutto questo, quando c'era un dubbio
Ho mangiato e poi sputato
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi
L'ho fatto alla mia maniera
Ho amato, ho riso e pianto
Ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte
E allora, mentre le lacrime si fermano,
Trovo tutto molto divertente
A pensare che ho fatto tutto questo;
E se posso dirlo - non sotto tono
"No, oh non io
L'ho fatto alla mia maniera"
Cos'è un uomo, che cos'ha?
Se non se stesso , allora non ha niente
Per dire le cose che davvero sente
E non le parole di uno che si inginocchia
La storia mostra che le ho prese
E l'ho fatto alla mia maniera.
Compositore: Paul Anka. Cantante: Frank Sinatra
sabato 4 luglio 2015
Lungo i sentieri della vita
Adré ai sentér delå itå
Adré ai sentér delå
nostrå itå
püdóm catà tantå e tantå
zent,
bröt e bei, bu e catif e
‘nsiém
pöl capità de fa ‘n
ciapél de stradå.
Se pöl parlà, discuter e
schersà,
u caminas arènt sensa
dis gnent;
per quant? Dipent dal
pas e da Cal là,
en dé, n’an a olte ancå na itå.
Se riå semper però en du
ghé n’crusìl
e ghe ‘n qual du che
ciapå n’atrå stradå,
- Ciao, vé a catàs,
penså ‘n pó a nuàter.
Pöl das, chisà... Sarà
cume Dio ‘l vurà.
Che contå fiöi l’é igå
almen pruàt
a uliss ‘n po’ de bé ‘ntant che pudìem.
TRADUZIONE
LUNGO I SENTIERI DELLA
VITA
Lungo i sentieri della
nostra vita
possiamo trovare tanta e
tanta gente,
brutti e belli, buoni e
cattivi e insieme
può capitar di fare un
pezzo di strada.
Si può parlare,
discutere e scherzare
o camminare vicini senza
parlare;
per quanto? Dipende dal
passo e da Dio,
un giorno, un anno a
volte anche una vita.
Si arriva sempre però ad
un bivio
e qualcuno devia per un’altra
strada,
- Ciao vieni a trovarci,
pensa un po’ a noi.
- Può darsi, chissà...
Sarà come Dio vorrà.
Ciò che conta ragazzi è
avere almeno provato
a volersi un po’ di bene
intanto che era possibile.
Autore: Aroldi Eros
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